sabato 18 gennaio 2014

L'Associazione KIM Onlus denuncia la morte della piccola Tuana,
kosovara, di soli 6 mesi
L’Ospedale Bambino Gesù di Roma avrebbe avuto la possibilità di salvarla
Ma la Regione Lazio non ha voluto “trovare” 48mila euro

ROMA FUTURA QUAL'E'?

Poche immagini per illustrare quello che Roma non vorrei fosse nell'avvenire.

L'area del parcheggio della Camera dei deputati di Piazza del Parlamento frutto di un bombardamento dell'ultima guerra (quella finita quasi 70 anni fa !), oggetto di un concorso negli ani 70 dello scorso secolo e ancora lì abbandonata alle auto dei parlamentari senza che nessuno abbia avuto il coraggio di pensare , ideare e creare un intervento architettonico di recupero dal parcheggio a altre funzioni compatibili e non solo. 


Piazza del Pantheon oggi alle 14,30 18 gennaio 1014 (???) un vero e proprio "casino" (qualsiasi altra parola generalmente utilizzata (da suq a bazar sarebbe indegna a ricordo del loro fascino). Venditori abusivi (almeno una decina!), venditori ambulanti belli fissi davanti al prospetto principale del Pantheon, carrozzelle di cavalli parcheggiate tranquillamente e puzzolentemente sempre lì davanti e per ultima l'auto della Polizia di Roma Capitale arrivata al momento con il relativo fuggi, fuggi degli abusivi e ben parcheggiata sul lato destro del prospetto a fare la "giusta simmetria" con l'ambulante "legale".
Ma sono tutti impazziti?????? Esiste un articolo del codice penale per "incasinamento di città storica, d'arte e sacra"?

sabato 4 gennaio 2014

DA ROMA A NEW YORK FINO A SHANGHAI: CONSERVARE LA STORIA O FARLA ?

Vivere, girovagare e lavorare a Roma, New York e Shanghai dopo un po di anni ti trasmette la netta sensazione di percepire simultaneamente il passato, il presente e il futuro. 

IL PASSATO E IL PRESENTE


Roma è ormai da troppi anni una città che tende solo a conservare l'identità e la visione del suo passato, della sua storia gloriosa, dei suoi monumenti e della sua arte. Beni culturali fondamentali per la storia non solo della città, ma dell'intero mondo occidentale.  Unico  territorio dove sono nate due civiltà e dove si sono create due storie artistiche , che ancora però rimangono il simulacro di un passato che non c'è più. Un passato che non riesce neanche a divenire la base per disegnare un futuro plausibile e degno di cotanta storia, ma solo "copiato" da altri per trarne profitti e immagine. Rimane solo il tentativo di conservare e congelare tutto, resuscitando ogni tanto qualche vecchio progetto ultradecennale (per ultimo quello dei Fori Imperiali) senza mai avere il vero coraggio di rompere e innovare, avere una visione della comunità, darsi una missione e un obiettivo. Ferma sulla soglia dell'imbalsamazione, a mala pena rimane una meta turistica, una città che dovrebbe essere la meta turistica e perché no culturale e scientifica perlomeno per la sua storia politica, culturale e artistica.


New York, capitale dell'impero americano e concentrato del mondo del XX secolo, cullandosi del suo ormai secolare passato si autocelebra  e autorigenera trovando sempre la strada per rimanere polo perlomeno del mondo multipolare che si va consolidando, centro della finanza occidentale con Londra, ma anche centro di innovazione e di cambiamento alla conquista di qualcosa che talvolta neanche si sa dov'è (viva il coraggio!). In 10 anni ricostruisce il suo simbolo, sfidando ancora il suo futuro, dove immigrati di una volta diventano ancora una volta i leader esaltando l'integrazione razziale e culturale. 


Shanghai, nuovo polo d'oriente costruisce giorno per giorno la sua sfida al mondo integrando innovazione e conservazione di un Paese che ha una storia e una civiltà ultramillenaria partita da basi diverse da quella occidentale e destinata a esserne parte essenziale e integrante con la sua visione olistica e dinamica della realtà, da noi separata e riduzionista e solo da poco sistemica e complessa. Una comunità che cerca con determinazione e capacità di trovare il proprio destino tra le contraddizioni clamorose e le visioni "folli" di un Paese ormai secondo al mondo. Un Paese che vuole diventare un polo forte e riconosciuto, innovatore e ricco dove nei prossimi 10 anni ben 400 milioni di persone andranno a vivere in città! Follia o realtà?!

IL FUTURO O L'AVVENIRE?


New York e Shanghai hanno disegnato, disegnano ogni giorno e lavorano per il proprio avvenire giusto o sbagliato che sia. Roma no. Roma lavora per conservare il proprio presente che di per se non esiste e continua a immaginare un futuro che non realizza e che quindi non avviene.  
Proprio qui va cercata una strada possibile per la nostra città: una possibile visione dell'avvenire, di quello che riusciremmo a realizzare concretamente. E' molto difficile e complicato: gli interessi si sono consolidati e quasi imbalsamati. Quello che New York ha fatto in 11 anni (in questi giorni si apre il primo nuovo grattacielo del WTC) , Roma non riesce a fare da ben 14 anni e solo - forse- tra 1-2 anni avremo "La Nuvola" il nuovo palazzo dei Congressi all'EUR. Shanghai intanto di simboli architettonici, di metropolitane e di strade urbane ne ha realizzate a decine in questi stessi anni. Tutto ciò non vuole essere la dimostrazione, ma solo la metafora di come approcciamo in questa città il nostro avvenire e di come non riusciamo a rompere vecchi schemi che neanche i migliori sindaci degli ultimi 30 anni sono riusciti a scalfire.
Forse allora ci dobbiamo arrendere e aspettare con pazienza che si creino le condizioni per il cambiamento. Intanto, nell'attesa, continuiamo a progettare un domani che non sappiamo quando arriverà, un futuro agognato, facendo rete e continuando a innaffiare quello che ora appare come un deserto di idee e innovazione. 
Buon 2014!