giovedì 22 maggio 2014

FORESTE URBANE E SMART CITIES: UNA GESTIONE COMPLESSA PER UNA SOSTENIBILITA’ INTEGRATA

Nuove foreste stanno invadendo la Terra: sono le foreste urbane che, almeno in Europa, e non solo, sono un unicum tra città e territorio. Le vecchie periferie si sono trasformate in altre città e paesi autonomi, ma interrelati. E’ un quadro di riferimento che rivoluziona l’approccio alla gestione delle aree urbane e che vede nella continuità, complessità e sistematicità i punti di riferimento su cui basare le nuove sfide della sostenibilità, nelle quali anche le tecnologie possono e devono svolgere una funzione importante, ma non da sole. Una continuità spaziale e temporale, un approccio e una gestione sistemici del gestire i processi e quindi conseguentemente nel realizzare e manutenere interventi. Sono foreste abitate da un genere umano, ormai Homo urbanus, che andrà sempre più verso un sistema di relazioni che da sole creeranno condizioni di progresso. Si dovranno allora costruire nuove alleanze tra molte discipline e dove le tecnologie avranno un ruolo spesso “orizzontale”, ma mai totalizzante. Peraltro ciò avviene in un’epoca caratterizzata incertezze diffuse e mancanza di norme di comportamento condivise. Non è un mondo dove tutto funziona secondo leggi, idee ed emozioni perfette; al contrario, è un mondo dove la materia è energia, dove non c’è nulla di determinato e l’unico elemento certo e indifferibile è il tempo. Cosa ci sarà domani? Qualcuno ha presunto di saperlo, ma ha fallito miseramente. Nello specifico dei temi sociali e economici i nuovi riferimenti sono basati sulla certezza improrogabile di reinventare il capitalismo integrando il concetto di progresso economico e progresso sociale e considerandolo un obiettivo unitario e integrato.
In questo contesto si delineano alcune linee di tendenza per la gestione della città “fatta di carne e non di calcestruzzo” (Glaeser), ovvero un’autentica esperienza urbana. Non più “manuali”, ma “blog esperenziali”, piattaforma in costante divenire, che potrebbe partire da alcune linee di tendenza tra le quali:
·      VALORIZZARE L’IDENTITA’ E IL GENIUS LOCI, promuovendo il passaggio dal concetto di smart city a quello di senseable city.
·      PROGETTARE IN FORMA APERTA.
·      PRATICARE AGOPUNTURA URBANA, promuovendo l’assetto e la riqualificazione urbana nelle piccole dimensioni sperimentando interventi .
·      VALORIZZARE I “CONFINI DI COMPETENZA” per tematica (mobilità, welfare, istruzione, ricerca, ecc) , eliminando conseguentemente i confini amministrativi tra Regioni, Comuni.