DIGITALIZZIAMO L'ITALIA O SI MUORE

Per fortuna che al governo hanno riscoperto la necessità di un Agenda Digitale! Formati 6 gruppi di lavoro che in tempi rapidi devono formulare proposte sui temi della SICUREZZA, E.GOV, E.COMMERCE, OPEN DATA, RICERCA E INNOVAZIONE, SMART COMMUNITIES. Ma poi chi le governerà? Siamo in grado - sono in grado - di avviare un proceso così complesso e pieno di ostacoli interni ? C'è personale competente e innovativo per gestire l'attuazione dei processi necessari? Quanti under 40? Basterà una o più leggi a far funzionare tutto? Alternative, fattibilità, sostenibilità, imprese piccole pronte, cittadini pronti ??? Forse serve un braccio operativo che traduca strategie in fatti ? DIGITPA avrà un ruolo? Mi rendo conto che non è necessario, anzi forse negativo, predisporre un Programma unitario, che rischia di essere considerato faraonico e quindi - volenti o nolenti - infattibile, ma speriamo che al governo lo facciano - modulare, con costi e tempi e persone - e lo riescano a attuare. Anzi, invitino/obblighino Ministeri, Enti Nazionali, Regioni, Camere di Commercio, Provincie e Comuni e quant'altro di pubblico c'è a condividere e collaborare per l'attuazione. Le risorse sono poche, le intelligenze di meno. Mettiamole in rete e in squadra e digitiamoci! Se no qui moriamo tutti!

I BELLI ADDORMENTATI

C'era una volta un Paese normale  e dei cittadini normali, anzi speciali, che si dannavano per lavorare e diventare ricchi , creare sviluppo o meglio progresso come sosteneva Pasolini.
Poi un giorno accadde qualcosa. Crollò un muro a Berlino, arrestarono un tizio chiamato Chiesa (com'è strano il destino!) a Milano e tutto franò. Arrivarono gli imprenditori e i presuntuosi e il Bel Paese invece di riprendersi ( era un pò di anni che arrancava affaticato ) crollò ! Ma ecco apparire una nuova classe di cittadini, i furbetti, che, approfittando delle lotte tra imprenditori e presuntuosi , conquistarono posizioni e onori alla faccia dei belli addormentati nel bosco del saper vivere italiano.
No, non erano e non sono i furbetti del quartierino, quelli già hanno dato e pagato (in parte). Sono quella migliaia di cittadini ( ma forse è meglio chiamarli umanoidi) che approfittando di leggi e leggine si sono costruiti una rendita di posizione e di guadagno niente male.
Si dice infatti che in moltissimi comuni italiani molti consiglieri comunali, eletti dai loro cittadini, appartengano a questa categoria di negletti che, alla faccia delle risorse pubbliche e della ristrettezze economiche di molti concittadini ( ops! molti cittadini, loro sono umanoidi!)  approfittino della legge per farsi pagare lo stipendio dai loro datori di lavoro pubblici o privati che siano dalle casse dello Stato. Si racconta in particolare che molti di loro chiedano  e ottengano di far convocare Giunte, Consigli e Commissioni durante tutti i giorni della settimana e mai di sabato, così da poter dedicare tutto il loro tempo a queste attività così importanti per il bene comune e non potendo lavorare nei loro uffici (!) comunque prendere lo stipendio comunque pagato dallo Stato. E dicono che questo succede anche nei Comuni di 2-300 abitanti, dove l'attività politica e amministrativa è così incessante e immanente da assorbire tutte le risorse ! E non solo! Sembrerebbe che nelle grandi città addirittura ci siano umanoidi che facciano Società nella quali sono assunti e poi riscuotino lo stipendio rimborsato dal Comune facendo " ai mezzi" con il socio!
Per non parlare di quello che succedeva quando c'erano le elezioni o i referendum e i partiti ( una volta utili e indispensabili per la democrazia, oggi "partiti" nel senso letterale del termine!) mandavano i rappresentanti di lista per controllare l'andamento del voto. Dicono che molti di loro si affacciavano il sabato, ritornavano il lunedì e poi, grazie alla bontà dei presidenti del seggio, potevano usufruire di 3 o 4 giorni di ferie per lavoro elettorale!!!.
Il tutto pagato da chi paga le tasse!
P.S. Loro, i furbetti umanoidi, le tasse le pagano!....senza lavorare!!!!